E’ cosa buona e giusta consumare le verdure, la frutta e i prodotti della terra nel loro tempo migliore, in modo tale da gustare tutte queste cose buone con tutte le loro caratteristiche, la ricchezza dei loro nutrienti, vitamine, sali minerali e zuccheri quando sono nel pieno della loro produzione.
In questo periodo la regina di tutte le verdure è la rapa cimata, al secondo posto ci sono i carciofi, almeno nella mia graduatoria preferenziale. Dalle mie parti è nevicato di recente e le colture a cielo aperto ne hanno sofferto notevolmente. L’inattesa nevicata ha fatto salire vertiginosamente il prezzo delle verdure di produzione locale che sul banco dei piccoli negozi di frutta e verdura non è raro trovare le cicorie, a 3 euro, i carciofi ad 1 euro cadauno e le rape a quasi 5 euro. Io vado ghiotta di queste ultime e nonostante il deterrente del prezzo ne ho voluto comprare almeno un kg.
Naturalmente ho buttato pochissime foglie, le foglie esterne le ho stufate, con quel sorriso di Dio che sono i miei peperoncini di produzione propria di cui vi ho parlato l’estate scorsa. Le cime, eh! le cime, quelle poche recuperate, le ho cotte con le favolose orecchiette pugliesi, di grano Senatore Cappelli e condite con pane fritto con aglio e filetti di acciughe salate.
La fine del mondo.
Ma cosa ve lo dico a fare!!!
Verissimo anche noi che lanno scorso abbiamo potuto “nutrirci” di verdure a Km. 0 quest’anno abbiamo dovuto acquistare le rape …. sto bramando e sperando nei “miei” carciofi marzolini …. ci no’ comu fazzu cu fazzu lli buccacci??? 🙂
Sempre fantastica la mia amica Rosalba. Grazie del passaggio cara.