
I nostri avi non sapevano leggere, non sapevano scrivere, sapevano appena far di conto per contare quante pecore avevano nell’ovile, quante tine di uva portavano alle cantine sociali, quanti quintali di grano aveva prodotto la loro terra, quanto “veniva” vendere 30 quintali di olive a 20 lire il kg al frantoio vicino.
I nostri antenati non conoscevano il calendario di padre Indovino, solo pochi alfabetizzati lo possedevano e lo consultavano…ma era quasi superfluo, perché essi consultavano le scrutavano le Lune, conoscevano le segrete scienze tramandate loro dai nonni, con la loro tradizione orale, tramandavano segreti succhiati a loro volta con il latte materno, sentiti nelle notti d’inverno attorno al braciere, sentiti a mezza voce sui “limmitari” delle proprie abitazioni.
Se oggi ci sorprendiamo del vento che disturba le nostre vacanze al mare, se la tramontana è inconcepibile nel pieno dell’estate, e la vediamo come un elemento disturbante è solo colpa nostra. Colpa della nostra ignoranza, colpa del nostro cellulare avanzato tecnologicamente, che non ci spiega, con le sue innumerevoli App. che oggi l’amico Maestrale, come usa dire il Colonnello Vito Antonio Laricchia, porterà refrigerio alla terribile calura sofferta nei giorni scorsi. Oggi, dopo i 40° e oltre che ci ha prostrati nei giorni scorsi, fa quasi freddo. Abbiamo dovuto alzare le tende da sole perché un vento gagliardo le fa sventolare energicamente e…potrebbero lacerarsi.
Ma il vento fresco di oggi lo abbiamo incontrato anche nelle settimane precedenti, ma non lo abbiamo degnato di uno sguardo, tutti presi dal programmare le nostre Vacanze. Le tanto attese vacanze!
Alcune settimane fa, alla mia amica Lucia, la quale si lamentava del “Ventaccio” io angelicamente le avevo detto che il Ventaccio ce lo saremmo portato fino al 16 luglio. Giorno della solennità della beata Vergine del Carmelo!
Detenevo infatti un brandello di ricordo, secondo il quale” le tramontane di Luglio sono cicliche e si avverano! I nostri vecchi affermavano infatti che le tramontane avrebbero avuto luogo o 15 giorni prima della madonna del Carmine o 15 giorni dopo”. E lo vado verificando anno dopo anno, avendone conferma, e sorprendendomi ogni volta.
Che la vergine del Carmelo fosse la Regina dei venti ne troviamo conferma in una antichissima preghiera popolare che ho recuperato dalla viva voce dei nostri anziani e riportata nella mia pubblicazione intitolata “L’Oro del tempo”.
Con grande gioia la riporto qui per i miei estimatori, che ogni tanto si affacciano sul mio blog per vedere se ci sono Novità!
ALLA VERGINE DEL CARMELO
O sciroccu, punente e tramuntana
tuttu lu munnu circundar vulìa,
pi scè truvà Maria Carmelitana
quera c’aiuta e salva ogni cristiana.
Bbiatu quir’òmu
ca l’adora e l’ama,
no nni scurdamu mai ti l’abbitinu (1)
veni lu giurnu sua la sittimana
lu mirculitìa no lu ncammaramu.
Sette Patri nostri e sette Avemmarie
e sette Gloria Patri recitamu
e ci pi sorta in purgatoriu sciamu
lucesce lu prima sabbitu matina.
Ci cu còre nuje a mu tittu la divuzione
Maria ni saudisce e ni caccia fòre.
A Scirocco, ponente e a tramontana
tutto il mondo circumnavigare vorrei
per andare a trovare Maria del Carmelo
Colei che aiuta e salva ogni cristiano.
Beato colui che l’adora e l’ama
e non si scorda mai di portare
il suo scapolare.
Il giorno di Maria del Carmelo
è il mercoledi,
rendiamole onore non mangiando carne.
Sette Pater, sette Ave Maria
e sette Gloria al Padre recitiamo,
e se per nostra sorte andremo in Purgatorio
saremo liberati il Sabato mattina.
Se con cuore (devotamente) abbiamo recitato
le preghiere in suo onore,
Maria ci esaudisce e ci fa uscire dal Purgatorio.