Archivio | luglio 2019
Vale la pena vivere
Sì, davvero vale la pena vivere,
fosse solo per quei cespugli di capperi abbarbicati alle pareti antiche di qualche casa abbandonata…come succede a me, quando passo da quella strada e mi sento chiamare da quelle mura,,e alzo gli occhi per rispondere a quel richiamo seducente…e mi risponde un fiore abbagliante di semplicità…e sento che vale ancora la pena vivere fosse solo per un fiore che mi chiama…
Ho innaffiato muretti a secco di musica e parole, vi ho riversato sguardi rugiadosi per abbeverare il ramarro ubriaco di sole, ho sparso sulle mia amate colline le mia parole a brandelli, come mantelli per riparare le spalle della luna dagli improvvisi sbuffi di libeccio…
ma resto qui, a vivere i giorni senza partire mai per nessun luogo
nutrendo l’anima mia contadina,
morsicando il ramo dolce della nostalgia
stringendo nei miei pugni l’ultimo grano da lasciare in eredità
all’ultimo contadino che lo vorra’
per seminarlo in terre di cui non conosco il nome
quando sarà irrimediabile l’avanzata di una pagnotta di plastica…
quando il mare sarà orfano di delfini
e le terre di zolle dissodate.
Quando il rosa dei peschi si aggrapperà esule
ai cespugli di gemme e di aspettative future
Io testarda inalando dimenticati profumi
ancora transito da queste amate strade,
da questi campi passo di notte
a sorvegliare il campo di mio padre…
il pozzo e sempre là..
la carrucola e il secchio dondolano ancora,
stancamente,
ma se ascolti
si odono ancora le risate cristalline delle mie sorelle..
le mie arrivavano sempre in differita…
come se vivessi in un altro luogo,
come vivessi una diversa vita.
Strana Luce
Strana Luce
Questa sera, alle 20,20 c’è una strana luce azzurrina
che si sfalda ad oriente, dietro il palazzo altezzoso
che si erge sui terrazzi. Dalla mia veranda un venticello monello
mi veste di brividi le braccia desnude…
mi solleva l’orlo della veste leggera
mentre mi ubriaco di quel cielo
che domina e colora il tetto della casa di Elisa.
La mia Kenzia superba esibisce orgogliosa
un tripudio di foglie neonate,
per darmi conferma dell’inarrestabile passo della Vita.
Dopo giorni di oscuro silenzio, la poesia, pietosa,
come una madre, mi spalma sull’anima
il suo nettare di luce vespertina
che lenisce il dolore di un’assenza.
Taglieri d’Autore
Devo ringraziare la gentilissima Lucia La Sorsa, titolare dell’Associazione Artistica Precis Arte per avermi nuovamente invitata a partecipare ad una delle sue innumerevoli Rassegne d’Arte contemporanea, dal singolare tema, TAGLIERI D’AUTORE. La prestigiosa Sede è CASA VESTITA, in Grottaglie, di cui allego due straordinarie fotografie. Con gioia ho accettato e mi sono data da fare per presentare delle mie foto che si prestassero al supporto richiesto. Avevo fotografato anni fa questo magnifico e secolare ulivo, ritratto presso la Masseria Il Feudo, di San Giorgio jonico, mio paese natale in cui vivo fin dalla nascita, e giorni fa avevo fotografato un umilissimo fiore di rovo, riverso sull’asfalto, che non era sfuggito all’amorevole terzo occhio dell’artista.
Voglio mostrare ai miei estimatori sia le foto che i taglieri realizzati, prima ancora della serata inaugurale. Ve lo meritate per l’attenzione con la quale mi seguite. Naturalmente mi aspetto in cambio un vostro gentile commento.