Leggenda della Madonna della Camera.
Narra la leggenda che nei secoli scorsi scoppiò una spietata guerra
fra il principe Orsini di Taranto, confederato con i baroni
di Puglia, e re Ferdinando di Napoli. Ambedue chiesero aiuto
a stranieri, che per essere tali, non si dolevano di
saccheggiare e di scannare.
Chiese abbattute e interi casali rasi al suolo (tra cui
patrello), la soldataglia cieca raggiunse e dette alle
fiamme Mennano,poi si sparse per la vasta piana a
distruggere e terrorizzare, allorchè scorse un abituro ancora
in piedi. Il capitano ordinò che si abbattesse la fragile porta,
ma quella resistette. Turbato, allontanò la truppa e bussò
dolcemente alla porta,che subito si schiuse,forse perchè si
concede all’umiltà e alla buona grazia quel che si nega alla
violenza.
Nell’interno dell’unica camera, ai piedi della Vergine col
Bambino,dipinta sulla parete di fronte, prosternati vi erano
contadini in preghiera e fanciulli spauriti.
Abbacinato dallo sguardo saettante della Vergine, il duro
capitano-che era giovane e bello- si fece il segno della croce
e, adunati i suoi uomini che volgevano a distruggere Rocca,
ordinò loro di ripiegare verso il mare, reimbarcando con loro,
onde Rocca fu salva.
E’ il giovedi in albis.
I giorni innanzi e la stessa santa domenica di Pasqua,erano
state ancora rovine e morte,e mute le campane della valle
sotto i crolli e gli incendi.
Cristo non risorge dove l’odio divampa!
Quel giovedi -partiti gli uomini della violenza- le campane di
Rocca indenne annunciarono ai sopravvissuti la Pasqua del
Signore.
Così canta la leggenda.
Correva l’anno 1462.
A memoria dell’evento, la Vergine del miracolo,prese il nome
della solitaria C a m e r a fra i campi. Lo stesso nome
C a m e r a assunse l’intera contrada e,poi,anche col nome
Maria Camera furono battezzate molte bimbe che da quel giorno
nacquero a Roccaforzata. Presso i ruderi di Mennano fu elevato
un Santuario e sopra l’altare fissato il tratto di parete con
l’effige dipinta della Vergine col Bambino.
Da allora pellegrinaggi e devozione.
Contributo del Maestro Cosimo Vizzarro
Stralciato da studi e ricerche di Giuseppe Miccoli.
Grazie Anna e Prof. Vizzarro a nome dei cittadini di Rocca per il contributo dato in onore della Nostra Patrona!