Amici, nella nostra Caritas Parrocchiale Santa Maria del popolo, in San Giorgio ionico, stiamo facendo una bella e inedita esperienza musicale con la Maestra Prof. Maria P. Savino,la quale prima ha fatto conoscere ai bambini la struttura del Pentagramma, in seguito ha sistemato nelle varie linee e spazi le note musicali… e fatto fare esercizi per memorizzarle…poi siamo andati a scoprire delle Emozioni che scaturiscono da un certo “colore”..invitando i bambini a descrivere l’emozione con un proprio pensiero….opportunamente scritto sul cartellone dall’addetto (bambino)
poi lo abbiamo revisionato tutti insieme…per eliminare parole e concetti superflui…poi siamo passati alla danza…poi alla collaborazione musicale…poi siamo arrivati alla vigilia del Saggio!!!! Finalmente!!!
Il mio contributo alla performance di fine anno non poteva mancare, ma è ancora in data da stabilirsi.
Amici cari, domani mattina dalle 10,30 alle 12,00 sarò ospite della trasmissione INCONTRO CON GLI AUTORI condotta dal bravissimo prof. Lino Carone per declamare le poesie degli autori sangiorgesi e quelle scritte dai grandi della letteratura sulla venerata figura della Madre.
L’argomento è così bello che vale la pena condividerlo con voi, anche se sono tantissimi coloro che abitualmente ascoltano l’Emittente sangiorgese “Radio Puglia Stereo” che trasmette sui 101,700
Vi ricordo che la trasmissione si potrà ascoltare on air all’indirizzo :www.direttaradiopuglia.it
Si potrà telefonare ai seguenti numeri: 099 592 11 27 /
099 590 02 41.
Vi aspettiamo numerosi!
Mamma, il tempo chiede asilo
allo stupore delle tue pupille
e l’alfabeto attinge
alla ricchezza dei tuoi vezzeggiativi.
Mamma, tu detieni le chiavi
del sole inesauribile,
anche quando, nuvole di pianto solcano il tuo viso
e la casa sprofonda in una nebbia di silenzio.
Mamma, mi donasti un’ infanzia
di pane fragrante, di acqua di fonte,
di uve passite al sole del sud.
Serbo ancora, intatta, l’innocenza
che in giorni lontani plasmasti con le tue mani
avvezze a scalare montagne di fatica.
Mani abili a cucire cieli
per i nostri aquiloni di fanciulle,
per i nostri saltelli alla campana,
nei meriggi assolati, di controra.
Mamma, riaffiora dal video dei ricordi,
il profumo di mirto dei tuoi bucati,
quel candore di percalle e di vigogna
di cui il mio Dash ultrabianco si vergogna.
Tu sai di ninne-nanne e di carezze
di inverni col braciere e di certezze,
di camiciole di tiepida flanella
per rendermi l’infanzia ancor più bella.
Mamma, sei quell’albero frondoso
che agli affanni della vita dà riposo,
e nulla chiede, nulla per sé spera,
solo un sorriso, solo una preghiera.
Mamma, parola d’amore,
sia se detta dal labbro di un bimbo,
sia se detta da un vecchio che muore.
Quale meravigliosa alchimia il cuore infiamma
ogni volta che un figlio chiama, MAMMA.