

Era spalmato di blu cobalto
il cielo, quella sera sul lungomare.
Stridi di giovani gabbiani
animavano l’aria
avvolta in morbidi tepori.
Trasudava silenzio la chiesetta
meta delle nostre passeggiate estive,
meditative, avvolgenti.
Vaste ombre si delineavano,
si impigliavano, sugli spigoli
del Monumento al marinaio,
ingigantendone la statura.
Mentre si addensava la sera di velluto
sul mare che navigammo
su battelli d’amore,
incorniciati di promesse giovanili,
un brivido percorse
la curva delle mie spalle,
sotto la luce ambrata
dei lampioni.
