A sera, quando si spegne
anche l’ultimo asterisco di luna
sorgono dai meandri della memoria
iconografie amiche.
Vestono abiti azzurri
e sonagli d’infanzia
tra le dita.
Nel sogno, rincorro una bimba
abbandonata tempo addietro
nello scroscio di una fontana di paese.
– Ludica moscacieca
di stagioni
che vendemmia uve
di rimpianti –
Lei nel sogno
si lascia afferrare,
ma…
come un cono di nebbia
mi si scioglie
tra le dita…