Cosa mi tocca fare i dolcetti di Natale!
La cosa mi è anche convenuta, infatti per il Natale scorso ho fatto questi deliziosi “sannacchiutili” “strufoli”, da altre parti d’Italia, e li ho dovuto spedire ad un mio parente particolarmente goloso, che moriva dal desiderio di gustarli. Lui, infatti li aveva mangiati da bambino e ne conservava un ricordo leggendario. Io però fui molto ingenua in quella occasione. Li spedii in una bella coppa quadrata di VETRO con coperchio, sigillata da tutte le parti affinchè non si versasse il miele di cui questi dolcetti sono cosparsi. E’ inutile dirvi che la spedizione mi costò un occhio…
Ora che si trova a Taranto per un breve periodo di vacanza li ho fatti per lui, anche se non è proprio il periodo giusto. Forte del fatto che oggi non ci si può più meravigliare più di nulla, se, come detta un proverbio” a tiempu di Scinnaru li cucuzzi?
(A Gennaio vuoi trovare le zucchine?)
Un saluto ai miei estimatori, Luigi Bisignano e Pino Pantile
Beh, certo è che il clima atmosferico non è proprio quello natalizio… Bramiamo l’acqua come l’aria. Ci manca tanto 😦 Bisognerebbe desalinizzare e potabilizzare l’acqua del mare… Altrimenti non c’è scampo… E così si dà lavoro anche agli operai nelle saline, e si può vendere il sale. E prendiamo due piccioni con una fava.