Si è tanto detto di te,
e dei tuoi tramonti,
Taranto antica e nuova,
di quando il sole s’infuoca all’orizzonte
e fra le nubi traspare come un dio
tra velabri di porpora e oro.
Di quando pare che beva
alle azzurre acque dello Ionio
e fa sorridere le barche
che dondolano
come al suono di norie materne.
Colonne doriche, ci rimandano di te
l’immagine di una città che riluce di Storia
e Leggende di antichi Dei,
mentre altezzose ciminiere
ti sbuffano addosso fumiganti veleni.
Tu resisti, all’assalto del Tempo,
avvinghiata alla tua vocazione che mai tradisti.
Tu vivi adagiata nei vicoli adusti e stretti
e domini la stirpe di Taras dall’altezza dei tuoi ponti.
Mentre muore un altro giorno
alla luce del tuo crepuscolo abbagliante,
s’apre un solco nuovo sulla fronte
del vecchio pescatore che ti adora…
Taranto antica e nuova….