Amici e Amiche mie, l’albero delle giuggiole anche quest ‘anno è uno splendore. Giorni fa avevo pensato, appena fossero maturate, di organizzare un incontro amichevole da me, un pomeriggio per farvi conoscere questo albero antico, dai frutti rari dal sapore delle mele verdi. Ho pensato di chiamarlo ” Scéscila day”. Ma ieri, avendo avuto da un conoscente una discreta quantità di giuggiole ho pensato di organizzare questo incontro quanto prima… così potrete assaggiare le giuggiole mature e al contempo “conoscere” l’albero antico tanto caro a Tonino Guerra, il quale, per conservare queste specie ormai rare di frutti realizzò un MUSEO DEI SAPORI PERDUTI… ovvero, quelle svariate specie di mele, pere, bacche e frutti di bosco che la moderna agricoltura ha allontanato dalla nostra tavola ma anche dalla nostra memoria.
“Scéscila” è il nome con il quale viene chiamato questo frutto nella zona del tarantino dove risiedo… ma altri amici mi hanno lasciato, in alcuni loro commenti su facebook, come vengono chiamate le giuggiole nei loro rispettivi paesi.Uno scambio di suggestioni, ricordi, sapori perduti che io amo risvegliare in quanti si avventurano su questo mio amato DIARIO.
https://saporidelsalento.wordpress.com/2013/10/05/2252/
Non potendo partecipare all’incontro causa distanza 1.200 km, vi mando la mia ricetta del Liquore digestivo di Giuggiole, che non è il Brodo di giuggiole:
500g di giuggiole mature, 1 lit alcool 95°, 500g zucchero, 800g acqua, buccia di limone e 1 baccello di cannella.
Tagliate a metà privando la bacca dal nocciolo, circa metà delle giuggiole, mettetele in un boccaccio con chiusura ermetica, poi aggiungete la buccia di limone e il baccello, infine coprite il tutto con l’alcool e chiudete il boccaccio. ogni tanto dare una remesciata (mescolata) per una trentina di giorni.
A 30 giorni, fate lo sciroppo con acqua e zucchero, quando sarà freddo aggiungetelo nel boccaccio, ma prima cercate di schiacciare un po di bacche, quelle snocciolate con una forchetta.
Chiudete ed aspettate il 40° giorno , filtrate e imbottigliate, ma potrete anche assaggiarlo. Diventa un’ottimo digestivo liquoroso.
Sperando che vi piaccia, se volete farlo meno alcoolico, fatelo con 1 litro d’acqua e aumentate lo zucchero a 600 g.
Un cordiale saluto a tutti.
mi piace Taranto , ho frequentato le scuole elementari e ho un ricordo bellissimo della città e del mare.
Cordialità Filippo
Davvero interessante. C’è tanto da imparare dal nostro passato…
A Lecce si chiamano scìsciule.