Danza leggera,
volteggia.
Si accende
negli occhi una luce
che scalda
le mani intorpidite.
Spande un calore sulle guance
e le accende di palpiti rosa.
Gocciola gioia
negli sguardi dei vecchi
intristiti
dal lungo torpore del cuore.
Nevica, tutto di bianco
la neve ricopre.
Per una strana magia,
ri/divento bambina
e da dietro i vetri,
agitando la mano,
ti sorrido.
*Per la fotografia della Scuola M. Pia ringrazio Antonio Giacobino
Una fugace spruzzatina di neve mi ha fatto tornare bambina e mi ha regalato l’ultima poesia del 2014! Grazie Neve!