L’orma sul prato ( a mia madre, Gesualda)

Bricioline-sul-davanzale-Val-Gotra-16[1]

L’ORMA SUL PRATO
Ti perderò, quando l’ultimo velo d’ombra
scenderà sulle spalliere delle tue rose gialle.
Io, impaurita da tanto silenzio,
guarderò dalle vetrate
dove cospirarono di briciole i tuoi passeri.

Se sfoglierò le pagine del tempo
la piena dei ricordi
affluirà di nenie antiche
e di favole che un giorno mi narrasti
con fare di teatrante.

Ti perderò,
quando il fiore dei tuoi anni
smarrirà l’ultimo petalo
e a me resterà solo il profumo
del pane mattutino.
Un’ansia irragionevole
frugherà tra le cose passate
per caparre di reliquie.

Quel giorno,
un vento di libeccio
spazzerà l’eco di un canto,
e a guardia del tuo bucato
si leverà il cipresso del tedio.

Crescerà un lenzuolo di muschio
sull’orma che lasciasti nel giardino
e gli amorosi sguardi,
che un giorno germinarono bagliori,
saranno fiaccole spente.

Allora mi perderò,
come chi teme il buio,
come quando bambina ti lasciai la mano,

mi perderò, inciampando nella trama oscura
della tua epigrafe se non risponderai al mio richiamo,
madre.

7 thoughts on “L’orma sul prato ( a mia madre, Gesualda)

  1. Questa, come tutte le poesie di Anna Marinelli, è bella e toccante, indice di una sensibilità umana che abbiamo imparato a conoscere.
    Consiglio a tutti di leggere, della nostra Anna, TI ATTENDE UN SOLE INFINITO e resterete ammutoliti per un bel pò. Se poi avete perso la mamma non vi dico!

    • fino a Domenica, giornata della Mamma, le posterò tutte, poi, per Gino vorrei dire che domani mattina il Prof. Carone le leggerà a Radio Puglia, e la stessa sera le leggeremo sull’Associazione culturale Lino Agnini!

Scrivi una risposta a saporidelsalento Cancella risposta